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La prima estateI mesi estivi sono stati mesi di ridefinizione del Punto. Nel mese di Giugno don Andrea prese la decisione di lasciare il sacerdozio e questo mise in crisi non solo le relazioni di figliolanza che tanti ragazzi avevano con lui, ma anche la continuazione delle stesse attività del Punto Giovane. Ci si incontrò a Giugno a San Lorenzo in Correggiano per un momento di verifica dell’anno con tutti gli educatori; nella stessa sede mettemmo i presupposti per la realizzazione della regola del Punto Giovane che venne poi stilata i mesi successivi da don Franco usando come criterio ordinante l’inizio del salmo 44: “Ascolta Figlia, guarda, porgi l’orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; il Re è innamorato della tua bellezza”. A distanza di anni, lo stesso salmo fu oggetto della tesi di Laurea da parte di Pedro a conclusione dei suoi studi teologici. Quella regola fu presentata al Vescovo a settembre dello stesso anno. Ci venne poi ulteriormente confermata da Padre Amedeo Cencini con questa bellissima email: “carissimo don Franco, grazie del tuo messaggio e ancor prima del pacchetto del materiale del pacchetto. Mi aveva molto sorpreso la telefonata di Francesca, avevo sentito qualcosa di molto fresco e autentico. Ma è stata poi la lettura della regola che mi ha incantato: io credo che qui ci sia l’azione dello Spirito! .. ora poi sto partendo per Roma per il solito congresso d’inizio anno del cnv. credo che mi porterò dietro la regola tornerò il 6. credo perdutamente nel valore della fraternità e dunque ci possiamo intendere molto bene. il signore ti mostri il suo volto. con fraternità tuo p. Amedeo Cencini” In quei giorni anche i preti di Riccione si ritrovarono per un incontro storico in quel di Miramare. Le vicende di don Mauro, don Luca e don Andrea ci interrogano profondamente e così decollò l’idea di una più forte comunione fra noi sostenuta da momenti di condivisione a partire dal pranzo quotidiano. La messa continuò al Punto Giovane per tutta l’estate occupando metà della chiesa attuale di San Giuseppe (presenti una ventina di ragazzi).
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