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La prima convivenzaIntanto tutti guardavano con simpatia e qualche sospetto i primi coraggiosi pionieri della convivenza. Lasciare i genitori e trasferirsi in questa casa per condividere 4 settimane di vita ininterrotta sembrava cosa strana. Ironia della sorte: l’anno dopo Canale 5 ci copiò l’idea con il grande fratello! Ma la convivenza non era un grande fratello (anche se da loro noi prendemmo più tardi l’idea della web cam...ma spiegheremo dopo). La convivenza spirituale è stata da sempre impostata sulla Parola di Dio e sull’Eucarestia. Se ci sono elementi comuni con le convivenze di oggi, quegli elementi sono dati dalla preghiera. La convivenza è partita per gli educatori e per la loro formazione spirituale. Quindi: messa al mattino alle ore 7.00, scelta di una frase del Vangelo, preghiera dell’Angelus prima di pranzo, meditazione dalle 19 alle 20, compieta partecipata, verifica domenicale, folletto (a cui non partecipavano ancora i preti) e Messa di passaggio. La prima testimonianza fu di Giulio Marconi. Per la cronaca il costo della convivenza era di 300.000 per i lavoratori e di 200.000 per gli studenti.
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