Eccomi qua, io, Dano, a fare per la prima volta la testimonianza di una convivenza spirituale. Ma perché? Me lo sono chiesto tante volte in queste tre settimane. Perché io e non uno dei ragazzi che per la prima volta stanno facendo questa esperienza? Perché io, che ho tanto da dire, quanta confusione nella mia testa? Bene, oggi, 29 Luglio, penso di poter dare una risposta. Perché Gesù mi vuole salvare,si è proprio incaponito con me e per farlo mi chiede di fare ordine, di comunicare, perché forse anche Lui si è un po’ stancato dei miei silenzi interiori e delle mie preoccupazioni sul cosa sia meglio dire e quando.
Mi sembra doveroso, prima di parlare di come io ho vissuto queste tre settimane, iniziare col parlare dei miei compagni di avventura, anche perché spesso io mi perdo nelle mie cose da fare e nei miei pensieri, trascurando gli altri, ma gli altri sono l’ancora di salvezza più forte che Gesù possa lanciarmi.
Bene, in questa convivenza eravamo in nove, guida spirituale compresa, ma ognuno di noi è un grande miracolo ai miei occhi, una perla preziosa da cogliere.
La prima che ho potuto cogliere, perché, lo ammetto, mi incuriosiva un casino, è stata la RAFFI. Grazie Raffi per la serata, una delle prime, in cui mi hai parlato della tua conversione, della tua esperienza a Medjugorie. Non sai quanto mi hai colpito e fatto riflettere per la tua saggezza ed estrema umiltà.
Poi ho potuto cogliere la perla preziosa che è la MONICA, l’ho colta in maniera particolare e profonda ad ogni lacrima che spuntava dai suoi occhi (quindi praticamente tutti i giorni…).
Poi ho potuto cogliere la perla che è la GENNJ e l’ho colta, sarà strano dirlo, nella sua fatica, nella sua difficoltà ma anche nella sua fede e nella sua estrema verità. Le auguro di sapersi sempre arrendere a Gesù in questo modo e sempre di più.
Poi l’ho colta nell’inaspettata profondità di EMANUELE e nel suo atteggiamento di stupore davanti a Gesù ma anche nell’estrema consapevolezza rispetto al suo passato e nel suo sentirsi salvato da Dio Padre.
Ancora l’ho colta in PAOLO, nella sua fedeltà a Dio ed alla preghiera che, prima di conoscerlo meglio, non capivo. Grazie per quanto hai condiviso con noi ieri sera Paolo.
Poi l’ho colta in SIMONE, nella sua bontà, disponibilità e gratitudine, ma anche nella sua fatica ad essere con Cristo-nel mondo… dovrei imparare da lui.
Poi ancora l’ho colta nel MAGRO, nel suo essere IL MAGRO, ma un Mgro che ho potuto riscoprire, è stato bellissimo vederlo rimettersi in gioco, dopo anni, in una convivenza spirituale, proprio in questo periodo per lui…come dire…ricco di novità.
Ed infine l’ho colta in DANIELE, l’ultimo arrivato, l’elemento di novità, verso il quale all’inizio, devo ammetterlo, ho anche fatto un po’ fatica, per il suo estro e le sue idee, ma che poi è saputo entrare in comunicazione ed in relazione con noi tutti in maniera eccellente e se questa convivenza ha avuto una marcai in più è anche molto merito suo.
Questa convivenza, come mai nessun’altra esperienza di fede che ho fatto, mi ha dato l’occasione di scrivere, di comunicare ciò che sentivo, ciò che avevo dentro, soprattutto a livello spirituale. Questo è potuto succedere perché, ce lo dobbiamo riconoscere ragazzi, siamo stati bravi, è stata una convivenza ordinata, curata e tutti ci siamo davvero impegnati per vivere ogni momento di condivisione e di preghiera (forse io sono stato il più bidonaro…). E questo ha dato i suoi frutti, come ho potuto notare dalle condivisioni della frase in cappellina a compieta. Sono state un crescendo di intimità, emozioni, sincerità e di tempo passato, fino ad arrivare alla stupenda condivisione di ieri sera, dopo la serata convivenza, dove ognuno di noi, dopo aver passato la serata a raccontarsi attraverso le fotografie più significative della propria vita, ha potuto raccontare anche quando, nella sua vita, ha incontrato in maniera decisiva Gesù Cristo. Che bello che è stato, nonostante la stanchezza, penso proprio che in quel momento lo Spirito Santo abbia agito, parlando per noi, perché umanamente sarebbe stato impossibile parlare di cose tanto profonde, nello stato catatonico in cui molti di noi (vedi soprattutto Missiroli) riversavano.
Dicevo che mi trovo in un periodo molto complesso della mia vita, dove da una parte c’è il desiderio e la voglia di stare con Gesù, dall’altra il presentimento che più questa voglia cresce, più i sì che dico a Lui sono importanti e radicali, più trovo il mio posto come operaio nella Sua vigna, ecco più queste cose crescono, più le tentazioni e il Diavolo, colui che è il divisore, opera in me e spesso mi atterra.
Questa è un’intuizione interiore della quale sono convinto ed anche in questi giorni ne ho avute delle conferme. Conferme di come sia proprio laddove noi possiamo dare di più, dove è il nostro talento, la nostra potenzialità che vorremmo donare al Signore, è lì che colui che è il Signore delle tenebre, e nelle tenebre mi vuole mantenere, opera e si scatena.
Per fortuna Gesù non mi dà mai una croce senza fornirmi anche gli strumenti e la forza per portarla e così Gesù mi è venuto a prendere, esattamente lo scorso 13 Giugno, e mi ha detto: “Dano è ora che ti svegli, che prepari il tuo cuore alla mia venuta, che ti prepari con l’arma potente della preghiera, che ti alleni a fare fatica e che porti il mio annuncio, a tuo modo, per la Gloria del Mio Regno”. Questo è quanto Gesù mi ha detto e che ho scritto nella professione di fede alla fine della prima settimana.
Poi, mi accorgo adesso, durante queste tre settimane sono successe alcune cose che mi hanno scosso molto a livello Spirituale, ma il fatto che siano successe proprio durante la convivenza penso che non sia un caso, Gesù così mi ha voluto custodire e mi ha aiutato a trovarne un senso.
Un giorno venni colpito dalla parola MIRACOLI, letta in un vangelo al mattino, e chiedevo un segno nella mia vita…ed il segno è arrivato, una domenica pomeriggio, grazie ad una preghiera di guarigione che mi è stata fatta, donandomi un’esperienza fuori dal comune. Lì Gesù mi ha voluto dire: “Guarda Dano che Io ci sono, sono realmente presente nella tua vita, non sono un’idea, non sono un’emozione, non sono il Dio che vuoi tu, ma sono potente e posso agire su di te con opere grandi e meravigliose, basta che tu ti abbandoni al Mio abbraccio.”
Un’altra esperienza importante, che ha segnato queste tre settimane e forse il mio cammino, è stat una confessione, durante la settimana purificativa (che, tra parentesi, ho vissuto malissimo…), una confessione, scrivevo nella richiesta di perdono, tanto bella quanto strana ed inaspettata. Un cuore nuovo, appena nato il mio, che si incontra per la prima volta con il cuore grande di un sacerdote dal quale mi sono sentito profondamente capito, aiutato ed amato, come se in quel cuore ci fosse proprio Gesù.
Bene, è decisamente ora di tirare le somme, e le somme di questa convivenza per me sono:
• Grazie Gesù per le fantastiche persone che mi hai messo a fianco;
• Grazie per avermi dato una bella scossa, ma sempre tenendomi saldo tra le tue braccia;
• Grazie per la consapevolezza nuova che hai riversato in me e sui miei limiti;
• Ed infine grazie per la bella aria di novità che respiro qui al Puntogiovane. Non c’è niente da fare, questa casa è fatta per essere abitata, vissuta…è stato stupendo vedere in queste tre settimane come tutto sia rinato, la cappellina sempre in disordine (nonostante una sacrestana precisissima come la Gennj), la casa più pulita, più bella…non so, mi ha aiutato a scacciare quei brutti pensieri e quei dubbi che già mi attanagliavano rispetto alla nostra (mia e della Susanna) scelta di essere in Continuità anche il prossimo anno.
Per tutto questo Grazie Gesù!!!