“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!”
Più un ospite è importante e più lo attendiamo. Allo stesso tempo più lo attendiamo e più lo rendiamo importante. Attendere nel sua etimologia significa appunto “ad tendere” cioè tendere a. Quindi l’attesa è sempre in riferimento ad un incontro. L’incontro è con qualcuno che viene. In termini tecnici o liturgici la venuta si chiama ad ventus, Avvento. L’Avvento è Gesù che viene! E più sarà atteso il Natale e più il Natale di Gesù parlerà ai nostri cuori. Quindi “vigilate” e “vegliate” per rimanere forti e svegli nell’attesa dell’incontro con Gesù.