“Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.”
“Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino” Passata la straordinarietà del Natale, la bellezza e la gioia della manifestazione di Gesù, eccoci nell’ordinaria quotidianità, nelle cose da fare tutti i giorni, cose che ci piacciono ma che a volte risultano faticose e pesanti. Quanto è difficile rivivere e ritrovare quella straordinarietà, quello stupore e quella gioia! Eppure è proprio nell’oggi, a volte un po’ ‘banale’, che Gesù ci visita, ci chiama e ci chiede quella stessa decisone dei discepoli, ci chiede quel ‘subito’, quella fretta che hanno avuto loro nel riconoscerlo e seguirlo nelle faccende di tutti i giorni. “Passando lungo il mare di Galilea” E’ passando che Gesù rende luminoso ogni giorno, anche il più grigio, che sembra non portare con sé nulla di speciale. Gesù passa e io? Sono pronta a riconoscerLo? ad ascoltarLo? A fare ciò che mi chiede? Ti chiedo oggi Signore di poterti scoprire nelle situazioni più quotidiane, di riconoscere che ogni giorno è speciale perché Tu sei con me. Caterina Ai giorni d’oggi ragazzi come noi hanno difficoltà nel trovare conforto nel Vangelo. Leggerlo non è un compito così facile ma ci viene richiesto in questi momenti, altrimenti sarebbe difficile dedicargli del tempo e così non riusciremmo a renderci conto dell’importanza delle sue “chiamate”;per Giacomo e Giovanni è successo il contrario, visto che hanno subito ascoltato la sua parola. E noi siamo pescatori di uomini?anche questo è un compito molto arduo ma noi come matite nelle mani di Dio siamo pronti ad affrontarle cercando di trovare ogni giorno il giusto colore. Eleonora e Lara ….Gesù ci viene incontro, ci viene a cercare là dove siamo, poco importa a Lui cosa stiamo facendo o con chi siamo, Lui non si ferma: e se da una parte ci viene incontro ricercandoci con tenerezza pazienza e discrezione dall’altra quando ci trova non scende a compromessi e ci parla con amore autorevole, l’invito infatti è chiaro netto e radicale: “SEGUIMI!”. Spiazzante Gesù! E adesso cosa ti rispondo? Mi ammalia e m’incanta l’Amore con il quale mi hai cercato personalmente eppure dinnanzi a questo amore mi scopro debole e incapace di affidarti totalmente la mia vita. Quante volte Gesù mi sono trovata in questa tensione: presa per mano dal Tuo Amore trascendente e incatenata a terra da un’amor proprio! Eppure gli apostoli abbandonano le reti e si fidano di te! Subito! Con radicalità! La Tua Parola è chiara Gesù ed è chiara la conversione che ci chiedi: fidarci e donare nelle tue mani la nostra vita, dirti un si radicale attraverso il quale tu possa compiere meraviglie. E’ proprio questo che ha distinto gli apostoli e tutti i Santi. Maru “LI CHIAMO'”… Il primo Vangelo di inizio convivenza, forse non poteva essere più chiaro di così, il Signore con forza ed estrema chiarezza ci chiama e lo fa proprio con il nostro nome uno per uno. Mi ricordo qualche anno fa, avevo un moroso che non mi chiamava mai per nome e con grande stupore questo mi dava molta tristezza, nemmeno io sapevo bene il perchè; quasi non gli appartenevo, o non facevo parte di lui…e infatti non andò poi tanto bene. Ma poi un giorno sentii qualcuno che veramente mi chiamava con il mio nome “Francesca”..mi disse, e questo mi riempì di una grande gioia, chiamava proprio me, era me che voleva…e da quel giorno Gesù non è più uscito dalla mia vita. Forse era da tempo che mi cercava ma io non mi ero mai accorta di Lui, troppo presa dalle mie cose, ma quel giorno quelle parole così chiare cambiarono la mia vita….grazie ….Francesca Proviamo a immaginare il dialogo che alla sera Simone,- detto anche Pietro – Proviamo a immaginare il dialogo che alla sera Simone,- detto anche Pietro – avrà sostenuto con la suocera: “Cos’è che hai fatto, oggi?! Spero non sarà vero quello che hanno detto le mie amiche!” *“Ho semplicemente lasciato il pesce, le reti e la barca, per seguire uno che mi ha fatto una proposta possiamo dire…di un nuovo lavoro”. “Chi sarebbe questo tizio? E quale proposta di lavoro ti ha fatto?” *“Non lo conosco, dicono che sia un falegname. Mi ha proposto di … pescare uomini”. “Pescare uomini?! Un falegname che ti dice di seguirlo per andare a pescare uomini; e tu lo ascolti anche?! Ma siamo matti!? In questa casa siamo diventati matti! Ma come si fa, dico io, a lasciare il lavoro sicuro – faticoso magari ma sicuro – per andare dietro uno sconosciuto, un falegname per di più; e tutto questo… con la grande prospettiva di pescare …uomini!? Cose mai sentite!” *“Eppure è così. E non solo io; anche Andrea, mio fratello, e pure Giacomo, e suo fratello Giovanni. Loro hanno lasciato il loro papà e i garzoni e hanno seguito Gesù come me.” “Non c’è più religione! Non so proprio cosa dire! Io non capisco niente!” *“Staremo a vedere; chissà che un giorno non lo incontri e ti lasci coinvolgere da lui!” “Impossibile. Io ho la testa sul collo; io! Altro che lasciare tutto e seguire uno sconosciuto, un falegname mai visto…cose da pazzi! Cose da pazzi!” *“Staremo a vedere, cara la mia suocera. Staremo a vedere!” Signore, io me lo immagino l’amico Pietro, dopo tanti anni da quel fatto. Ci avrà ripensato senz’altro. Magari quella notte avrà faticato a prendere sonno, riflettendo sul discorso della suocera, sentendo il pianto sommesso della moglie preoccupata per il lavoro perso, e per un marito che fa cose strane. Eppure Pietro non si è pentito di averti seguito, di aver lasciato tutto per diventare un “pescatore”, meglio un “salvatore” di uomini”. Avrà ripensato alle tue parole piene di entusiasmo, quando tu gli parlavi del Padre, quello del cielo, ai gesti che ridavano gioia alle persone che erano sole, ammalate, escluse ed emarginate. Il bello è che tu hai continuato a chiamare persone a seguirti: hai chiamato i miei genitori, il mio don, il catechista, il missionario che è tornato a casa per recuperare le forze e ripartire per la favelas, dove vive da anni con i più poveri tra i poveri. E chiami anche noi ragazzi. Chiami anche me. Chiami ad ogni età. Anch’io ho “le suocere” che mi dicono di lasciar stare, di rimanere in disparte, di non perdere tempo con te. Tu continui a chiamarmi perché hai fiducia di me e mi doni la gioia grande di essere tuo amico, di seguirti nella grande avventura della vita. Grazie! (da “Vi ho chiamato amici”) Questo di domenica è un Vangelo molto bello che credo parli molto ai cuori. In primo luogo Gesù predica la Parola di Dio, del Padre e dice: “Il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo”. Gesù ci chiama alla conversione, a fidarci di lui e della sua parola, mettendoci nelle sue mani e lasciandoci guidare dal Maestro perchè “Il Regno di Dio è vicino”. Perchè il tempo che abbiamo sulla terra non è eterno, finisce, ma non si saquando, per questo ci si deve “convertire” e preparare al meglio all’incontro con Dio. Gesù dice anche che chi lo segue diventerà “Pescatore di uomini”, diffonderà la parola di Dio ovunque con amore, passione e fiducia.In questo vangelo Gesù chiama Simone, Andrea, Giacomo di Zebedeo e Giovanni e loro sono pronti a rispondere alla sua chiamata, non sono sordi, ma attenti e la loro risposta arriva subito, immediata. Si fidano e partono mettendosi nelle mani del Signore. Credo che una delle parole chiave di questo Vangelo sia la FIDUIA. Queste persone si fidano, non hanno bisogno di grandi gesti, di tante parole o promesse, sanno che Gesù è la verità, l’amore, il giusto, il Maestro………… . Non sarà sempre facile il cammino accanto al Signore, ci saranno anche momenti difficili, ma l’importante è fidarsi e dire “Signore sia fatta la tua volontà”. Fa o Signore che anche noi siamo fiduciosi, vigili ed attenti come i pescatori e riconosciamo la tua chiamata, e che siamo altrettanto pronti a rispondere SI. Baby
Ciao complimenti per il blog. Sapete se vi è un modo di mettere sul proprio blog il Vangelo del giorno?