“In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.” Da una parte,su una barca, c’è Gesù che guarisce,e lo fa in modo gratuito, pur sapedo che i miracoli non sono il fine ultimo della sua missione,pur sapendo che verrà frainteso, e sulla croce non verrà compreso e che molte delle persone guarite,quelle che magari non hanno incrociato il suo sguardo,o potuto scambiare con Gesù qualche frase, torneranno a casa guarite solo nel corpo e non nell’anima. Dall’altra, sulla riva,c’è la gente bisognosa di guarigione gli si accalca addosso pur di toccare solamente il suo vestito.Che fine farà la maggior parte di queste persone quando Gesù sarà sulla Croce?Chi gli dimostrerà almeno riconoscenza per i miracoli?Anche noi veniamo guariti dal Signore, per esempio ci rifugiamo in Lui e lo preghiamo quando stiamo male…..ci risolleviamo,quindi ringraziamo Dio per la grazia ricevuta, per i benefici elargiti….. ma poi arriva il momento della Croce, in cui è il Signore a chiederti qualcosa….. e a quel punto spesso facciamo esperienza del rinnegamento,come Pietro, perchè ci accorgiamo che Gesù non è come vorremmo che fosse,non rispecchia le nostre aspettative. Alla fine del Vangelo di Marco sarà il centurione a riconoscere nella croce, e non nei grandi miracoli e guarigioni, che “costui era veramente figlio di Dio”,ed è questo il grande “stravolgimento” che Gesù ha lasciato sulla terra. Marco Ma Egli li sgridava severamente perchè non lo manifestassero”. Ricorre spesso in questi gg nel Vangelo di Marco questo atteggiamento di Gesù di non voler rivelare la propria identità(vedi l’indemoniato nella sinagoga o il lebbroso,i quali,guariti,vengono ammoniti da Gesù di non parlare). Mi ha colpito molto questo fatto,perchè tutta questa volontà di segreto di Gesù?perchè non ci si inganni sulla Sua missione:il popolo si attende un eroe nazionale,un capo che guidi Israele a dominare il mondo,ma non è per questo che Egli è venuto.Pertanto Egli si sottrae al ruolo che ci si aspetta da Lui;proibendo di divulgare anche che è Lui il Messia per sfuggire da ogni malinteso. Gesù non chiede di essere preso sul serio immediatamente,getta piuttosto i semi dello stupore,della meraviglia attraverso ciò che dice e fà,e questi semi devono crescere,maturare!Ed è proprio quello che sta succedendo nel cuore di quel piccolo gruppetto di discepoli che intanto si va formando ed interrogando e che accompagna Gesù nel suo cammino verso Gerusalemme!lì,la sua vera identità sarà manifestata a tutti!Gianchi Nell’ultimo periodo fatico a filtrare la Parola. Il più delle volte la lascio scivolare su di me come “acqua”, senza trattenerla. Per farlo ho bisogno di staccarmi dal mondo e fermarmi almeno un istante solo con Lui. E vorrei invece portarla nella mia vita quotidiana, nel lavoro e in famiglia, tra gli amici e nello sport. Per commentare la Parola di oggi, parto così dalla figura di tutti gli ammalati, cioè tutti quelli che avevano qualche male e “gli si gettavano addosso per toccarlo”. Perchè in questo atto vedo tanto di me. E da un lato trovo questa azione un vero atto di fede e di umiltà: mi getto addosso a Te Signore, perchè tu guarisca anche me, perchè tu possa stendere la Tua mano e lavarmi dalle mie colpe, dai miei mali e dal mio egoismo. Dall’altro lato però sento questo atto come un momento di egoismo. Perchè per l’ennesima volta spero nel Gesù compassionevole, quello che cura dai mali e Ama. E di fatto so che Gesù mi ama e mi sostiene sempre, ma vorrei, anzichè gettarmi addosso a Lui per farmi guarire, vivere al suo fianco ogni giorno. Camminare passo dopo passo con Lui e bere la sua “acqua” ogni mattina. Per partire così purificato e carico, e vivere la giornata senza “male” ed egoismo. Perchè so di averlo al mio fianco… e questo deve bastare. Fabio