“In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.” “Entrato proprio di sabato nella sinagoga” In questi giorni dopo Natale, Gesù inizia ad insegnare pubblicamente e mi sorprendono sempre questi brani in cui Lui si reca tra la gente ad incontrare e a chiamare tutti. Lui, il Figlio di Dio, che viene a cercare noi, proprio noi piccoli esserini che crediamo di non piacere a nessuno, che ci sentiamo inadeguati e non capiti. E’ così che Gesù entra nella nostra vita, “ entrando proprio di sabato” in quel posto affollato di pensieri e, di qualche spirito immondo, che è il nostro cuore.Già, tu sei fatto così Signore, arrivi e ci parli di cose nuove con autorità, cioè con decisione; non con la mediocrità e l’ambiguità del mondo. Ecco perché quando ci arriva la tua Parola ci sentiamo stupiti ma anche intimoriti! è perché ci dici la Verità su di noi, sui nostri desideri, sulle nostre paure, quello che gli altri per invidia, codardia o gelosia non riescono a dirci. A volte ci fa male o a volte è come un’illuminazione, ma è comunque, e sempre, il bene per noi. Non smettere mai di venire a cercarci! Fede “Taci!esci da quell’uomo!e lo spirito immondo uscì!”ecco come anche gli spiriti maligni seguono e obbediscono alla parola di Dio. Molte volte anche noi comuni mortali ci chiediamo il vero significato di ciò che il Signore ci vuole continuamente trasmettere e spesso rimaniamo intimoriti dai suoi “interventi”proprio come le persone che hanno a quel tempo assistito all’opera di Dio Dobbiamo imparare a fidarci di Lui anche quando le situazioni diventano difficili e paurose confidando sempre nella sua Parola,captando i segni senza mai rinnegarlo.Solo così saremo sempre in grado di affrontare la vita serenamente sentendoci protetti e mai soli. Alessandra & Camilla Gesù con la sua presenza ci sconvolge, muta la nostra quotidianità.. Gesù con la sua presenza ci sconvolge, muta la nostra quotidianità, ma sconvolge anche il regno del male, Satana. Questo perchè Gesù è la luce di cui l’uomo è in continua ricerca. L’uomo è in continua ricerca della gioia vera ed in un mondo in cui tutto è offuscato dalla società, che va perdendo valori, trova in Dio un punto fermo. S. Martino Gesù insegna a tutti si mette in comunione e dona a tutti il suo messaggio Gesù insegna a tutti si mette in comunione e dona a tutti il suo messaggio….lo stupore di molti è proprio il suo insegnare, lui figlio di Dio non fa come gli scribi che impartiscono ordini, ma insegna…cosa?…mi piace pensare che racconta chi è Dio, suo Padre; dell’amore che ha per il suo popolo, per ognuno di noi. Questa autorità è diversa dagli altri perchè viene da Dio, è un’autorità piena di umiltà che viene riconosciuta tale da tutti anche dal maligno.Prego il Signore perchè anche noi possiamo insegnare con la stessa auotorità nel mondo chi è per noi il Padre e testimoniarlo con la nostra stessa vita….buon cammino “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno?”. Quest’espressione tipicamente semitica (orientale, ebraica) molto frequente nell’A.T., è qui usata da un demone nei confronti di Cristo e sottolinea la diversità tra gli interlocutori. E’ appena appena iniziato il Vangelo di Marco e questi ci mette in evidenza la lotta tra il bene e il male, tra Dio e il tentatore, tra l’Amore e la morte, tra la libertà e la schiavitù dal peccato. Liberando quest’uomo dal demone, Gesù anticipa la libertà che è venuto a donarci sulla Croce; Lui, che insegna “con autorità”, cioè che “fa innalzare”, è venuto a risollevarci, a strapparci di dosso quelle catene, quei demoni, ovvero tutto ciò che ci tiene a distanza dall’Amore: lussuria, avarizia, gola, accidia, ira, tristezza, vanagloria e orgoglio, tutto ciò che vuol convincermi che mi basto, che sono signore di me stesso, che Dio è Dio e che io sono io, e che tra noi non può esserci nulla. Ma Gesù mette subito le cose in chiaro: “Taci, esci da quell’uomo”. Non usa mezze misure, non gira attorno alla questione, quando è il caso combatte il male con le sue armi: qui Gesù s’incacchia davvero, una volta tanto gli si chiude la vena anche a lui, non rende male per male, ma agisce con fermezza, con la superiorità di chi è più grande, con odio (per il male) e amore (per l’uomo e per il bene) allo stesso tempo. Mi sembra di vedere Bud Spencer che prende a schiaffoni il cattivo di turno, e questi che, non pago delle suonate ricevute, ritorna di tanto in tanto.. ma son sempre legnate! Ecco allora che il demonio non può, non deve più farci paura, perchè è già stato vinto! Certo si presenterà ora nella veste dell’orgoglio, ora in quella dell’avarizia, mascherato da tristezza o da ira, ma ogni volta sapremo dargli un nome e affrontarlo: bella fatica, con noi c’è Bud! Magro Mi hanno detto:”Che brano di Vangelo difficile che ti è capitato!”…è vero?Forse si, forse no.Le cose da dire ci sarebbero, ma la cosa che mi ha colpito di più di tutto il brano è il fatto che Gesù insegna una “dottrina nuova”, che dà libertà; è un andare contro la dottrina degli scribi, è una dottrina che fa scalpore e stupisce, è una dottrina che il nostro cuore cerca continuamente. Gesù è un “trasgressivo”, ma la sua trasgressione non è quella che intendiamo noi, quella che Lui chiede a noi è una trasgressione “sana”, è un andare contro a tutto quello che ci vuole allontanare da Lui: a partire dalla società moderna, dal suo consumismo di massa e dalla sua tendenza a globalizzare tutto fino ad arrivare alle tentazioni e alle prove della vita quotidiana.