“In quel giorno, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere”. Egli rispose: “Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demoni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.
“Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!” Quando nella Bibbia un nome è ripetuto due volte significa che su di lui grava qualcosa di eccezionale. In questo caso per una coincidenza fortuita, o chissà, Gerusalemme è ripetuto addirittura tre volte di seguito, dato che nel versetto precedente l’ultima parola è prorpio Gerusalemme. Quale mistero la città di Davide, la città del Tempio, la città di Dio. Gesù piange su di essa vedendo in lei il male del figlio che uccide la madre. Se precedentemente, nello stesso brano di Vangelo, aveva scelto una volpe per indicare il potere di Erode, qui Gesù sceglie una gallina per dare l’immagine di sè. Cosa non c’è di più debole e fragile di una gallina, ma cosa non c’è di più materno nella chioccia che vuole assolutamente custodire i suoi pulcini. Ma quei pulcini non vogliono farsi difendere. E’ il Dio che rincorre l’uomo per abbracciarlo, mentre l’uomo scappa da Dio per non farsi abbracciare. E così la gallina verrà uccisa dalla volpe, sola nella notte, come succede anche nella natura di questi animali. E i pulcini rimarranno senza madre, e senza casa: “Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”