“In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città”
Nel vangelo di oggi Gesù ci affida un compito per preparare la Sua venuta nel cuore della gente. Impariamo a toccare l’anima delle persone solo con la dolcezza della parola di Dio, annunciando con il sorriso e la serenità la pace a tutti. L’invito è quello di apprezzare e accogliere con semplicità ciò che coloro che ci circondano ci offrono con umiltà e sacrificio; può essere un sorriso, un favore, un aiuto pratico o morale… “Non passate di casa in casa” e ” Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi” esprimono l’invito ad annunciarLo senza irruenza lasciando a chi ci ascolta la libertà di scegliere.