In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio». La radicalità di Gesù si spinge su sentieri che sorpassano le dimensioni tipiche l’uomo. Ciascuno di noi ha bisogno di una casa come riferimento, eppure Gesù non ha dove posare il capo. Ciascuno di noi fa riferimento alla terra dei suoi padri, là dove sono le sue radici, la dove ci sono le tombe degli avi, eppure Gesù dice di far seppellire i morti ai morti. Ciascuno di noi ha ancora vivo il cordone ombellicale con mamma e papà eppure Gesù ci richiama a non voltarci indietro, a non ritornarare nella ragnatela degli affetti materni ma di trovare una libertà maggiore.