“In quel tempo, Gesù, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”.
Natanaele gli domandò: “Come mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”.
Gli replicò Natanaele: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. Gli rispose Gesù: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!”.
Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”.
La verità rivelata da Gesù degli angeli ci apre a confini sterminati. In questa creazione non siamo soli. Quando Armstrong salendo sulla luna guardava la terra la vedeva piccola e piccola e fra sè pensava: quanto siamo piccoli di fronte all’universo! Questa sproporzione a maggior ragione ci fa sentire prediletti da Dio creatore di ogni cosa. Esiste un universo infinito, esistono i principati le potestà, gli angeli, gli arcangeli e ogni sorta di abitanti spirituali e chissà quanti altri che non conosciamo, eppure tra tutti Dio si è innamorato di noi tanto da mandarci il suo unico figlio. Come non ringraziare Dio…