Da Convivenza_Liceo_Volta_III_D |
Sicuramente non mi ritengo la persona più adatta a fare questo discorso o testimonianza che dir si voglia, però tentar non nuoce quindi non fischiate. Sinceramente pensavo che fosse un’esperienza più simile ad una gita scolastica ma in chiave cristiana; fino a martedì ne sono stato convinto anche se Baffo domenica l’aveva subito smentito. Appena arrivati, la domenica si è subito molto disorientati, io anche, perchè ero reduce da una settimana di febbre. L’impatto con la casa lo definirei strano e i motivi ve li lascio intuire; 7.10 ti svegliano per la preghiera, ed io non credendo ed essendomi appena svegliato l’ho vissuto come una tortura anche perchè non avevo capito il senso di una cosa che può sembrare banale come scegliere una parola del Vangelo da ricordare nella giornata, il senso l’ho capito solo la sera. Poi vai a scuola e non ci capisci niente perchè lo studio non è il tuo primo pensiero, finita quella tortura arrivi a casa, al Punto Giovane, dove si mangia e poi si studia, ma non normalmente come quando si fanno le ricerche di gruppo, perchè ci sono delle regole da rispettare come quella che dalle 15 alle 17 si studia; ed il primo giorno, ma è successo solo il primo giorno, abbiamo anche studiato mezz’ora in più. Nella casa ti senti a tuo agio, come a casa, ma fai esperienze diverse, uniche e irriperibili, con tutta la classe,vabbè non proprio tutta perchè a parte i malati nella nostra classe non è venuta della gente e non per essere cattivi o ritenersi superiori, ma se non sono voluti venire secondo me non sono pronti a un’esperinza anche forte o non se la meritano, e secondo me non ricapiterà un’esperinza del genere, sarà diversa e gli mancherà perchè a parte tutto è un’espereinza che aiuta a crescere e provoca emozioni forti e uniche. Grazie per l’ascolto.
Nicolò