Questo episodio del vangelo mi colpisce per la figura di Maria. Sappiamo che Maria è colei che non si accontenta di guardare alle cose materiali ma si sceglie la parte migliore, quella che non le verrà tolta. Maria tiene la cosa più preziosa che ha per bagnare i piedi di Gesù, segno di grande umiltà e forse di qualcosa di più, che Maria aveva inteso, ma che agli altri personaggi di questo vangelo non riusciva facile intendere. Infatti le viene chiesto, da Giuda Iscariota, perché non avesse venduto quell’olio per poi darne il ricavato ai poveri. Questa è un’ obbiezione che spesso viene contestata anche alla chiesa di oggi, cioè perché non venda tutti i suoi averi materiali per darli ai poveri. Ma Gesù ci risponde: “ i poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”, come a voler dire di pensare sempre a coloro che hanno più bisogno, nella nostra vita (la carità è infatti un valore fondamentale), ma di lasciare a Gesù la nostra parte migliore, quella che solo in lui e con lui porterà molto frutto. Nel mio concreto penso che a volte mi dimentico un po’ di lasciare la parte migliore a Gesù, e voglio far fruttare i miei talenti da solo…ma ecco che puntuale come un orologio svizzero si prospetta il fallimento, la frustrazione…penso che bagnare i piedi di Gesù con olio profumato voglia dire fermarsi ad offrire a Lui nella preghiera e nell’adorazione i nostri talenti, le nostre potenzialità, ma anche le nostre delusioni e i nostri fallimenti… Gesù tutto questo lo porterà con lui sulla croce per poi restituircelo nella vita nuova in Cristo, dove tutto troverà pienezza e tutto acquisterà senso, anche ciò che noi ora non capiamo… Danilo