Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”.
E diceva loro: “In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza”.
Sento nelle Tue parole un richiamo, un monito chiaro, senza ambiguità interpretative: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.” Vuoi che le parole, LA PAROLA sia messa in pratica nella vita di ogni giorno, nella quotidianità dei nostri gesti, delle infinite scelte che si fanno. Ma com’è difficile! Com’è difficile scegliere la croce… a volte è difficile ricordarsi di che cos’è la croce, ricordarsi di non lasciarsi prendere dalle “cose del mondo”, dalle nostre futili preoccupazioni, ma Tu ci aiuti con le Tue parole e con le riflessioni che ci porti a fare quando viviamo dei momenti particolari, momenti in cui ci fai incontrare gli altri, o ci costringi ad affrontare la vita in tutta la sua schiettezza, in tutta la sua sfacciataggine e sfrontatezza, momenti in cui rovesci le nostre priorità. Momenti in cui non ci sentiamo più padroni del futuro e ci appare evidente la Tua guida. Quindi ci affidiamo a Te, nell’incertezza del futuro ma nella certezza della Tua presenza che ci lascia sempre la libertà di scelta. A volte non accettiamo le nostre croci per paura, e accettiamo invece la meschinità dell’egoismo e dell’egocentrismo, per poi accorgersi che queste sono catene che ci lasciano immobili a terra. “Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?” Chi siamo senza la Tua presenza? Se non Ti portiamo nella nostra vita chi siamo? Con fatica cerco di uscire da me, dalle persone a me vicine per guardare gli altri, per lasciare libero il mio amore, scoprendo che se lascio spazio all’incontro con l’altro la porta su di me dolcemente si socchiude.
Sara